lunedì 4 febbraio 2008

Yamato Takeru 日本武尊


Con la denominazione "Yamato Takeru", che significa "Eroe del Giappone", la tradizione giapponese indica un principe semi leggendario, vissuto presumibilmente nel IV-V secolo d.C.. Prototipo dell'eroe giapponese, il Principe Takeru è collocato dai poemi epici in pieno Periodo Kofun (300 d.C.-538 d.C.), l'età dell'ascesa del clan Yamato (la famiglia imperiale) e del processo di unità nazionale sotto il suo dominio. Quindi, se considerato come personaggio storico, il Principe Takeru va probabilmente identificato con uno degli strateghi più abili al servizio dell'imperatore regnante in quel periodo. Yamato Takeru resta comunque il protagonista di una celebre leggenda raccontata dalle cronache del Kojiki e del Nihon Shoki, entrambe composte nell'VIII secolo d.C.. Questi poemi epici , pur non essendo affidabili come narrazioni di fatti storici, costituiscono comunque testimonianze interessanti sulla vita del Giappone antico, descrivendolo come un mondo dominato da violenza, brutalità ed azioni istintive.

In particolare, il Kojiki narra che Yamato Takeru fu in realtà il Principe Wousu, secondo di due gemelli nati dall'Imperatore Keiko. Sempre secondo il mito, Wousu uccise e fece a pezzi il fratello per aver mancato di rispetto al padre, non sedendosi mai con loro a corte al momento del pasto, come voleva invece una consuetudine. Questo gesto, indice di un temperamento violento e impetuoso (ma anche di una certa fedeltà nei confronti del padre), preoccupò l'imperatore a tal punto da allontanare il figlio, inviandolo a combattere, privo di scorta, i popoli ribelli e i regni che non volevano sottomettersi a lui.

Spinto dalla stessa dedizione e violenza che lo avevano indotto a uccidere il fratello, il Principe Wousu portò a termine con successo le missioni che gli affidava il padre, vincendo tanto con la forza, quanto con l'inganno: per esempio, si travestì da donna per uccidere i ribelli fratelli Kumaso; oppure, tradì l'amicizia stretta con il rude Izumo colpendolo a morte in duello dopo avergli sostituito la spada con una finta di legno. Sarà proprio in seguito a queste sfide che Wousu riceverà il soprannome di Yamato Takeru.

Tuttavia, malgrado le sue vittorie, al principe non vennero concessi ne onori ne riposo perché, alla fine di ogni fatica, suo padre lo inviava subito a sottomettere nuove tribù. Obbiettivo del sovrano era infatti quello di mettere il coraggio del figlio al servizio dei propri scopi, nonché quello di tenere lontana una possibile futura minaccia. Da qui si delinea la drammaticità della figura di Takeru che, pur soffrendo a causa dell'atteggiamento cinico del padre, non smise mai di dimostrare la sincera obbedienza e la profonda fedeltà che nutriva verso di lui. Continuò perciò a battersi senza sosta contro nemici sempre più potenti (ormai vere e proprie divinità) fino a morire dallo sfinimento. Solo allora l'Imperatore, pentendosi di quello che aveva fatto, riconobbe il valore e la fedeltà del figlio.

Yamato Takeru risulta essere quindi un eroe tragico, uno sconfitto, mai appagato dagli eventi e destinato a morire solo, senza aver mai raggiunto una meta. Resta comunque un personaggio emblematico e pieno di fascino dato che non sembra neanche rendersi conto delle sue debolezze, celandole sotto l'esercizio della forza.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

questi tuoi articoli sono preziosissimi per la mia preparazione all'esame di storia del giappone *-*
grazie grazie grazie *-*
spero che per il 21 feb riuscirai a scrivere qualcosina sui primi shogun *-*
sayounara!!^^

Carlo ha detto...

si, bhe, avevo già una mezza idea di scivere qualcosa sugli shogun, prima o poi. Vedrò, l'idea mi stuzzica. Sayoonara anche a te!

Taz ha detto...

Povero principe spinto da tanta rabbia e ardore, ma allo stesso tempo legato al padre...
Vagare senza una meta in cerca di onore e gloria...
E' un vero eroe romantico!!
Bel post righello!!
Ciao
Taz

Carlo ha detto...

eh già, altro che Edipo.
Grazie mille Taz, ce la metto tutta.

Taz ha detto...

Non mollare mitico, tieni duro e continua così, sei uno dei migliori che c'è in circolazione!!
Taz