
Avendo studiato le sacre scritture buddhiste sotto la guida di un tuto

Oltre l'enorme divulgazione del Buddhismo a Shotoku va attribuito anche l'inizio di una nuova stagione di contatti diretti con la Cina, inviando, per esempio, missioni diplomatiche presso la Corte dei Sui (allora dinastia regnante della Cina Riunificata). Inoltre, sulla base di questi attivi scambi, Shotoku provvide all'introduzione in Giappone di importanti riforme ispirate al modello cinese.
Infatti, nel 603, istituì il sistema cinese del cap-rank, ovvero l'abitudine di indicare la classe di appartenenza dei funzionari attraverso il tipo di copricapo indossato. Tale sistema si fondava sulla divisione dei funzionari in dodici ranghi di Corte e, in teoria, doveva premiare -come in Cina- personaggi meritevoli. Tuttavia, nella pratica, prevalse presto il criterio dell'ereditarietà mentre ceto e posizione furono determinati in base allo status familiare, e non ai meriti personali.
A Shotoku è anche attribuita la stesura della cosiddetta "Costituzione dei diciassette articoli", emanata nel 604 con l'obbiettivo di rafforzare il governo centrale, ispirandosi ai valori confuciani, buddhisti e taoisti. Più che di una costituzione vera e propria, si trattava piuttosto di una serie di precetti e regole morali per i funzionari e ministri, chiamati a servire lo Stato, a garantirne l'armonia (wa), e a rispettare il proprio rango. La costituzione divenne inoltre una sorta di legittimazione della stirpe imperiale: l'Imperatore, indicato da allora col termine tenno (letteralmente, "sovrano del cielo"), regnava in qualità di diretto discendente della dea del Sole Amaterasu, rappresentando così il legame tra Cielo e Terra, ovvero tra la divinità celeste e i sudditi, obbligati quindi a rispettare la sua volontà.
Con la morte Shotoku, nel 622, si interruppe momentaneamente il processo di riforme avviato dal Principe reggente. Infatti, il clan dei Soga, che fino ad allora esercitava il proprio potere perfino sulla dinastia imperiale, fu vittima nel 645 di un colpo di Stato guidato da Nakatomi no Kamatari, iniziatore del nuovo clan dei Fujiwara che avrebbe dominato la vita di corte per circa 5 secoli. Ciò, tuttavia, non determinò ne la fine ne la trasformazione del progetto di riforme avviato da Shotoku, proseguito invece dai nuovi reggenti.